Un ciuccio in più, un asilo in meno

Quasi allo scadere del suo primo mese, Adelaide si è ritrovata con il suo primo ciuccio. Cominciava a prendere un pò troppa confidenza con i seni della mamma, utilizzandoli come calmanti oltre che come fonte di nutrimento. Da qui la decisione, sfidando la nipple confusion e la letteratura pediatrica che vorrebbe l'introduzione del ciuccio soltanto a primo mese compiuto (in pratica nel passaggio da neonati a  lattanti). Il risultato è stato in linea con le aspettative: Adelaide non mostra particolare gradimento per il ciuccio, ma in certi casi è uno stumento utile per rilassarla e avviarla verso la nanna. Non ha dato alcun segnale di confusione al momento di riattaccarasi ai seni...anzi...le poppate sono molto sostanziose!

Altra figlia, altra decisione. Ufficiosamente, Ginevra non andrà più all'asilo. La decisione è presa, in accordo coi nonni. Manca solo un'email alla segreteria del Comune e il posto al nido, arrivato senza che ormai lo aspettassimo ad Agosto, sarà perduto.
Già. Due broncospasmi con tre settimane scarse di frequentazione sono stati troppi a nostro avviso, e l'ulteriore rischio che Ginevra porti a casa virus e batteri pericolosi per la sorellina ha avuto il suo peso nella scelta. Scelta che ha implicazioni non da poco, ma che ci fa stare più sereni. Ovviamente non possiamo tenere Ginevra in una campana di vetro in attesa che compia 3 anni...ma grazie alla disponibilità dei nonni possiamo almeno minimizzare i rischi. Non è stato un passaggio banale accettare questo aiuto, ma di fronte alla salute tutto cade...ogni altro atteggiamento, ideologia, imposizione viene messa da parte.

Quindi, un ciuccio in più e un asilo in meno per questa famigliola, che viaggia a cavallo tra i 15 mesi di Ginevra e il primo complemese di Aidelaide...di nuovo tutti insieme a casa, fino al 29 Febbraio sarà quasi sempre così!

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