I bambini lo sanno


- Sai, ora di giorno non usa più il ciuccio, lo abbiamo lasciato solo per la notte e non so se sia il caso di toglierlo, però.. ha quasi 3 anni...
- Guarda, mio figlio una sera è venuto da me e mi ha detto: "mamma, basta col ciuccio, vado a nanna solo col bambolotto".
- Ecco vedi...spesso è meglio non forzare nulla e aspettare che siano loro a crescere....a fare delle scelte importanti...

Conversazioni tra genitori, una sera qualunque.
Conversazioni che confermano una mia opinione, che trasformo ogni volta che ne ho occasione in un consiglio che considero prezioso: genitori, mamme, papà, cercate di non forzare certi passaggi, certi momenti, certe decisioni, solo perché qualcuno ha detto che "si fa così". Se siete determinati e motivati, perseguite la vostra strada, senza esitazioni, ma se siete mossi solo dalla spinta del consueto, evitate di accanirvi. Se al primo approccio vedete che non funziona, rimandate. Ne guadagnerete in serenità.

L'attesa spesso è premiante, e pazienza se "le tappe" non sono rispettate rigorosamente.
Ciucci, pannolini, allattamento...se sono o diventano abitudini quotidiane, è naturale che un bambino faccia fatica a separarsene. Provateci voi a fare una cosa che vi piace tutti i giorni, e mollarla di punto in bianco. Chiedete a chi cerca di smettere di fumare, per fare un esempio di dipendenza nota.

Quindi, come agire? Con determinata moderazione, direi. Gutta cavat lapidem.
Piuttosto che uno strappo netto, credo sia più digeribile (e meno stressante) un approccio più morbido, durante il quale l'elemento cardine non è tanto la separazione da qualcosa, ma la crescita e l'evoluzione verso qualcos'altro. Privarsi di qualcosa, nel caso dei nostri piccoli, significa crescere, migliorare, avere l'opportunità di sperimentare, di provare il nuovo.

Al posto del ciuccio ci può essere un gioco, una camomilla, un diversivo. E poi...i bimbi grandi non usano il ciuccio, guarda quel tuo amichetto!

Il pannolino...dai, proviamo a toglierlo e se ti bagni pazienza, sbagliando si impara! E poi...stai diventando grande, sei bravissima!

Piccoli esempi di rinforzi positivi, che aiutano un processo di separazione e distacco. Sul rinforzo positivo ce ne sarebbe da dire, è una pratica che va dosata e centellinata: non si può fare di tutto un premio, con oggetti e contentini, ma il rinforzo verbale secondo me è assolutamente necessario in certi casi.
Aiuta i propri figli a mettere una riga tra il bello e il brutto, tra cioè che è giusto e ciò che è sbagliato.
Aiuta a far capire loro che non siamo direttori che ordinano, ma educatori che accompagnano...perchè a volte i bimbi lo sanno - da soli - quando è il momento di crescere.

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