Inseguendo il sole

Venerdì sera ho letteralmente buttato moglie e bimbe in camper e siamo partiti. Eravamo dell'idea di partire sabato mattina con calma, ma sono arrivato sotto casa con Cricchetto prima del previsto e mi son detto: partiamo ora!
Un anno fa non l'avrei fatto. Con due bimbe sotto i due anni, l'idea di mettermi in viaggio senza nemmeno sapere esattamente dove fermarci per la notte avrebbe sconfitto ogni spirito di libertà. Adesso, con Ginevra vicina ai 3 e Adelaide all'uno e mezzo, è tutto meno complicato. Si possono fare le altalene "da grandi", si può dormire in un parcheggio, si può inseguire il sole anche dietro le nuvole nere. Anche le strade strette e con le curve, che anni fa mi avrebbero fatto scappare, oggi non mi spaventano più. Voglio dire, per chi conosce un po' la Liguria, in 36 ore abbiamo visitato San Rocco di Camogli, Calice al Cornoviglio e Monterosso. Visitato si fa per dire, visto che non ci siamo mossi dalle aree di sosta, se non per una breve escursione pedonale ai Castelli di Madrignano.
Però in certi luoghi basta il panorama, in altri ci bastano i giochi (con annesso campo di calcetto) e in altri ancora solo il gusto di fare una pausa, pranzare e ripartire.
Abbiamo, insomma, viaggiato per viaggiare, per il piacere dell'aria aperta, evitando il grigiore di una Genova autunnale, e spaziando per una riviera a noi poco nota, ma che ha linee, orografia e paesaggi da restare con gli occhi impalati, ripetendo spesso "sì, io qui ci verrei a vivere"... però col sole.
























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