Dentro i confini


Ginevra sta imparando a disegnare, a colorare dentro le figure.
Sì lo so, l'ho già iniziato un post così.
E' che la materia è interessante, a me personalmente piace un casino tornare a casa e vedere i progressi delle mie figlie. Sentire nuove parole, nuove buffezze grammaticali (l'ultima: "io sappo", firmato Adelaide), nuove canzoni da ripetere (è il periodo di mille voci una voce, e dei coretti dell'Anima Vola di Elisa), nuovi giochi imparati, e appunto disegni colorati nei bordi, come fanno i grandi.

Come fanno i grandi è il filo conduttore di queste settimane,  e le differenze tra noi e loro si assottigliano fino quasi a scomparire. Mangiano nel piatto dei grandi, fanno i bisogni come i grandi, hanno entrambe la sponda del lettino abbassata, usano gli intercalari dei grandi (spesso totalmente a caso, ma li usano, dovreste vedere quando Adelaide nei suoi discorsi infila qualche avverbio: dunque, infatti, quindi...).

Vorrebbero anche fare altro, come i grandi, a volte vogliono fare cose che non si possono fare (arrampicarsi sui tavoli e saltare giù) e le fanno lo stesso, ma c'è da dire che da quando abbiamo scritto e appeso le regole di famiglia, stanno con più riguardo dentro i confini, dentro i limiti, dentro le decisioni, i sì e i no di mamma e papà.
Che, come i confini di un disegno, andrebbero (sempre) rispettati.

Ecco un ripasso, per chi se le fosse perse (se è così significa che non seguite il blog su Facebook, e allora cosa aspettate a diventare fan di Anche i Papà Hanno Il Pancione? :-D )


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