Vi piacciono le feste comandate?

Quando si avvicinano le feste "comandate" l'Italia si divide. Non parlo di quelle politico/religiose, ma delle feste "socialmente inventate" tipo la festa della donna, la festa dei nonni, la festa del papà e della mamma, insomma i giorni in cui con regalini o semplici auguri si festeggia un ruolo della società o della famiglia.
All'avvicinarsi di queste giornate, si assiste alla battaglia delle due fazioni contrapposte, sintetizzabili in due frasi tipo:
  • che idiozie, è solo un modo per far spendere soldi e obbligare ad essere felici
  • che bello! auguri!
Un sotto-insieme di persone che stanno un po' di qua e un po' di là è rappresentato dai genitori, stretti a metà tra "chissenefrega della festa" e "è una bella occasione per creare momenti di condivisione in famiglia".

E così, in quest'alba di festa della mamma, all'asilo, alla materna e anche a casa fervono le attività e i lavoretti.

Ad esempio, un'originale "segna spesa" per non dimenticarsi di elargire baci e coccole (ma anche pane e pizza, che la pancia ha la sua importanza). Oppure una collana "fiori e cannucce" per dire alla mamma "sei la mia felicità"...

O ancora, dei simpatici "tortini" di play-doh, fatti con apposita attrezzatura. Io, che notoriamente non sono un drago quando si tratta di costruire, ho avuto qualche problema di assemblaggio, ed è stata Ginevra a capire come fare i cupcake colorati. Ci siamo chiusi in cameretta e ne abbiamo preparati tre. La mamma sperava fossero veri, ne stava quasi per azzannare uno, ma ha dovuto rassegnarsi alla dura realtà... papà mica sa cucinare per davvero!





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