Nessun tabù

- Mamma, ma muore prima papà o te?

Lo ha chiesto davvero, Ginevra, alla mamma, a freddo. Senza preamboli, senza aver avuto contatti con la morte, forse frullando nella sua testa qualche pensiero e trovando poi il coraggio di chiedere.

Rispondere ad una domanda del genere vuol dire addentrarsi in un territorio liquido.
Noi abbiamo sempre, sempre, sempre scelto la strada della realtà e della chiarezza, quando si tratta di argomenti di un certo peso. La risposta è stata in linea con questa strategia: non lo sappiamo di preciso, probabilmente saremmo entrambi vecchietti, ma non possiamo sapere chi morirà prima. Ogni vita ha un suo tempo, e vale per tutto. Persone, animali, piante, stelle. Alcuni vivono poco (per esempio la nostra povera tartaruga...), alcuni un po' di più, altre cose vivono tantissimo, come le stelle, che sono lì da prima che nascessimo e saremo lì quando non ci saranno più i figli dei nostri figli...

La morte è qualcosa di reale, di vero, è l'unica certezza che abbiamo insieme a quella di esser nati. Inutile essere evasivi (aldilà del proprio credo), allontanare il pensiero. Rispondere "non ci pensare" poteva essere un modo per tagliare il discorso, ma a Ginevra sarebbe rimasto il gusto del dubbio.

Di morte avevamo già parlato in famiglia. Qui e qui.
Io spero che non ci saranno mai, da noi, argomenti tabù.
Spero di poter parlare di tutto con le mie figlie, anche quando saranno più grandi, quando finiranno il percorso scolastico che Ginevra sta per cominciare, quando forse preferiranno chiudersi a riccio piuttosto che parlare apertamente col papà, anzi col padre.

Spero, e coltivo questa speranza, come si coltivano i fiori, perchè come direbbe Munch, dal mio corpo morto nasceranno dei fiori, e io sarò in loro, e questa è l'eternità!





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